L’IVASS- Istituto per la Vigilanza sulle assicurazioni, ha pubblicato i dati aggregati sui reclami ricevuti dalle imprese di assicurazione nel 2020.
Il 47% del totale dei reclami, è determinato dal RC Auto.
Reclami Ricevuti dalle imprese assicurazione nel 2020: dati aggregati
Nel 2020 le imprese di assicurazione italiane e le imprese estere che operano in Italia hanno ricevuto dai consumatori 93.271 reclami così ripartiti per comparto:
- 40.956 (43,9% del totale) - ramo r.c. auto;
- 35.300 (37,9%% del totale) - rami danni diversi dalla r.c. auto;
- 17.015 (18,2% del totale) - rami vita.
Rispetto al 2019 il numero complessivo dei reclami registra una crescita pari all’1,8%, a fronte della riduzione del 5,8% rilevata nel 2019/2018.
La tabella che segue fornisce un dettaglio della situazione con riferimento ai vari comparti (vita, danni non r.c. auto, RC Auto) e per tipologie di impresa (Italiane/Estere). Per un immediato raffronto sono indicate anche le variazioni percentuali registrate in totale nel periodo 2019/2018.
Come mostrano i dati in questa seconda tabella, il 45% dei reclami sono su RC Auto, per le imprese in Italia, per le imprese estere i motivi di insoddisfazione riguardano soprattutto il settore dei rami danni diversi dalla RC Auto (in particolare si tratta di polizze del comparto sanitario, polizze viaggi RC professionale).
Il tempo medio di risposta ai reclamanti da parte delle imprese si mantiene sempre significativamente al di sotto del limite di 45 giorni previsto dal Regolamento n. 24/2008.
In merito all’esito, le imprese hanno accolto totalmente i reclami nel 30,1% dei casi; il 9,3% delle controversie si è concluso con una transazione. I reclami respinti sono stati pari al 55,9%. Il restante 4,7% risultava in fase istruttoria alla fine dell’anno.
Nel contesto della pandemia COVID-19, specie nella fase iniziale, i motivi più ricorrenti di segnalazioni ricollegabili al fenomeno epidemiologico sono stati:
- disservizi nell’accesso alle piattaforme informatiche;
- tempestiva fruibilità di prodotti di ristoro offerti con le campagne promozionali;
- ritardi nella liquidazione dei sinistri, determinati in gran parte dai rallentamenti nell’interlocuzione con gli assicurati e i danneggiati e dalle difficoltà nell’espletamento di attività peritali.
Nel corso del 2020 l’andamento dei reclami, principalmente i rami danni e l’area liquidativa, ha evidenziato una diretta correlazione con la sinistrosità registrata in alcune specifiche aree di business direttamente impattate dalle misure di restrizione alla circolazione, quali il comparto auto e quello dei viaggi.
In particolare, il primo ha evidenziato una flessione nel primo semestre, per poi tornare a crescere con la ripresa della mobilità nel periodo post-lockdown (con l’eccezione della RC Auto per le flotte a noleggio, che ha continuato a risentire della crisi pandemica anche nel, secondo semestre dell’anno). Il settore viaggi ha visto un aumento dei reclami con particolare riguardo agli annullamenti causati dalla pandemia. Anche il ramo Malattie è stato interessato da reclami per mancata liquidazione degli indennizzi in relazione a patologie collegate all’insorgenza del COVID-19.
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