Bollettino IVASS: contenzioso assicurativo nel comparto R.C. Auto e Natanti 2010-2019

Bollettino IVASS: contenzioso assicurativo nel comparto R.C. Auto e Natanti 2010-2019

Il Bollettino dell’IVASS – Istituto sulla Vigilanza per le assicurazioni – ha pubblicato un report sul contenzioso assicurativo nel comparto RC auto e natanti dal 2010 al 2019.

L’Istituto ha elaborato i dati inviati dalle imprese di assicurazione nazionali e dalle rappresentanze in Italia di imprese extra SEE riguardanti l’evoluzione delle cause civili e dei procedimenti penali nel periodo 2010-2019 nonché dei sinistri.

I dati non comprendono le cause pendenti concernenti i sinistri delle compagnie poste in liquidazione coatta amministrativa, i sinistri gestiti dal Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada.

I dati sulla rilevazione statistica del contenzioso penale non si riferiscono all’attività antifrode delle imprese assicuratrici e, nella compilazione del prospetto, le relative cause non sono conteggiate.

Bollettino IVASS in sintesi

A fine 2019 le cause civili e penali dei rami RC auto e natanti pendenti in ogni grado di giurisdizione sono pari a 221.453, in calo del -4% rispetto al 2018 (230.777) e del -27% rispetto al 2010.

La progressiva riduzione dei sinistri a riserva, del -38% tra 2010 e 2019, comporta un aumento del rapporto tra cause e sinistri riservati, dal 18,2% del 2010 al 21,4% del 2019, fornendo una ulteriore evidenza del ritardo con cui si avviano le cause rispetto all'anno di accadimento dei sinistri, della prolungata durata media del contenzioso e della presenza di un numero di cause difficilmente comprimibile, legato a sinistri gravi e con lesioni.

Il numero dei sinistri in causa sorti nel 2019 (67.139) presenta un incremento del +0,56% e una diminuzione del -47,6%, rispetto al 2010.

L’eccessiva durata dei processi condiziona negativamente il contenzioso assicurativo, determinando una bassa velocità di eliminazione delle cause pendenti e, di conseguenza, un aumento dei rischi dell’assicuratore.

Con riferimento al 2019, si osserva che:

- il numero complessivo delle cause civili pendenti a fine anno è pari a 219.526 (-3,77% rispetto al 2018); le cause penali sono 1.927;

- la differenza tra le cause civili promosse e chiuse evidenzia un saldo pari a -14.428 (-10.476 nel 2018 e -2.708 nel 2017), con un aumento nella eliminazione del contenzioso pendente prevalentemente determinato dalla riduzione del numero delle nuove cause;

- l’importo a riserva per le cause pendenti, in tendenziale calo, è pari a 5,3 miliardi di euro (5,7 nel 2018 e 6,2 nel 2017), con un peso del 31% sulla riserva sinistri complessiva dei rami RC auto e natanti;

- il riservato medio per le cause pendenti del 2019 è di 24.031 euro (24.580 euro a fine 2018). In particolare, il riservato medio per le cause civili di I grado è pari a 22.279 euro (22.577 euro nel 2018); per quelle di II e III grado è di 38.935 euro (40.567 euro nel 2018) mentre per le cause penali raggiunge 129.686 euro (117.770 euro nel 2018).

Per quanto concerne il contenzioso civile pendente di I grado (209 mila cause), si evidenzia che:

- in Campania figura il 40,3% del numero totale nazionale (area metropolitana di Napoli 26%) e nel Lazio il 13,3% (Roma l’8,9%), per un importo a riserva sinistri in causa complessiva delle due regioni pari a 1,8 miliardi, corrispondente al 38,7% del totale nazionale (4,6 miliardi);

- la frequenza delle cause a livello nazionale è pari al 20,7% dei sinistri a riserva, con punte del 64% per Caserta e del 61,8% per Napoli. Nelle medesime province si registra la maggiore incidenza nazionale dei sinistri oggetto di approfondimento per rischio frode e il ricorso alla causa è spesso un mezzo per contrastare i fenomeni fraudolenti;

- i dati nazionali sono influenzati dalla numerosità del contenzioso delle tre province campane di Napoli, Caserta e Salerno. In Campania sono pendenti 84.111 cause, di cui 54.340 a Napoli (a fine 2017 rispettivamente 86.062 e 56.931);

- la variazione del numero delle cause registrata nel 2019, che a livello nazionale è pari a -6%, risulta più accentuata a Napoli (-7,3%) e a Roma (-10%);

- l’importo pagato a livello nazionale per cause chiuse è pari a 922 milioni di euro (di cui 545 milioni per transazioni), corrispondenti al 19% del riservato all’inizio dell’esercizio e al 7% dei premi lordi RC auto;

- le sentenze favorevoli alle imprese costituiscono in numero il 16,5% e in valore l’8,7% del pagato totale delle cause;

- le cause chiuse con transazione sono pari in numero al 46,9% e in valore al 59% del totale. La transazione su an e quantum è lo strumento più utilizzato dalle parti per risolvere le cause;

- le cause con rinuncia agli atti di giudizio sono pari in numero al 14,1% del totale e sono prevalentemente frutto di attività antifrode delle imprese;

- i contenziosi chiusi con soccombenza dell’impresa sono pari in numero al 22,5% e in valore al 32% del totale;

- l’incidenza delle cause chiuse con transazione e soccombenza dell’impresa, rilevata per provincia, va da un minimo del 55% (Aosta) a un massimo del 77% (Caserta);

- la velocità di eliminazione del contenzioso a livello nazionale raggiunge in numero il 35,4% e in importo il 16,5%;

- il valore a riserva per cause civili chiuse con transazione o soccombenza della compagnia ancora da pagare è pari a 187 milioni, in forte calo rispetto agli anni precedenti (292 milioni nel 2018 e 516 milioni nel 2017).

Infine, i dati evidenziano che:

- le cause civili pendenti di I grado segnano un picco (pari ad un quinto del totale) con riferimento ai sinistri accaduti nel 2017, in corrispondenza del termine prescrizionale di due anni. Nel 2019 sono state promosse numerose cause civili di I grado, pari al 26,7% del totale, con anno di avvenimento del sinistro 2016 e precedenti, evidenziando una lenta formazione o registrazione del contenzioso;

- le cause civili ultra-quinquennali (2014 e precedenti) di I grado in numero sono il 27% delle cause totali (il 48% per importo), evidenziando così una lenta eliminazione del contenzioso pendente. Presso i Tribunali tali cause raggiungono in importo 1,6 miliardi e in numero rappresentano il 56% del totale.

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